Allevamenti
E' tardi per liberare i baciTienili pure nella scatolaTra i fiammiferi e le tue noccheCibali con quello che ti passa in menteDisarmali del guinzaglio e del veleno.Ricorda che i complimentiLi ho schiacciati uno a unoE quando non avevano formeLi crescevo
Altre unghie
E vanti e strilli e straniGufi sulla porta a occhieggiareDi raso e di rubinoI gestiE i giochiE i vuotiChe nascondo nelle mani:Lettere e carezzeAppiccicate ai polpastrelliDa staccareCon altre maniE unghie lungheE stretta forteE carne lieveFinché la voluttàNon separi
L'ultimo pensiero di gelo… dell'anno, con regalo.
L'ultimo pensiero di gelo, per questo 2009, non sarà una quasi poesia, non sarà una poesia col buio dentro, nè una col fuoco dentro. Nemmeno una riflessione o un gioco di parole. Sarà semplicemente un saluto, pacato e colorato, a
Fammi quello che vuoi
La nebbia ha una maschera per tuttiUna falce che restituisceIl volto ai bugiardiAi miserabiliAi dadiAlla pauraE sei nebbia tuChe mi sogni che ti sognoE smarrisci le ditaLe cigliaLa ficaIl cuore e tutte le libertàIn una fraseSolaChe non hai nemmenoPronunciato
Nella carne senza pori
Ti ho infilato le ditaNei sogniRoridi di morsiDati a labbra chiuseMi hai piovuto di latteE semiDi carte che ho maiGiocatoStringiMi hai gridatoCon gli occhiE ti ho graffiatoCon un'unghiaScheggiataNella carne senza poriE senza pelle
Il cane
Tienimi le maniDietro la schienaTienimi le costoleUna contro l'altraStrette in una guerraDi fame e scricchioliiArma le unghieIl caneI dentiDipana un filoDi luceDagli angoliDel VentreTi ho annodatoIl respiroE non ci provareA scioglierloNon è un caneO una fantasiaNon ti basterannoLe maniE a
Scopami
Scopami Come il buio fa col bosco Il tuffo della rana nel fango E quello al cuore Quello che ti hanno venduto i seni Lucrando sul prezzo dei morsi E della saliva Scopami, attorcigliami Come un sentiero che strangola Il
Fai ciò che ti dico
Leccami forteDove il sessoSi dimentica di me e dei mieiScrupoliComprami il mondoVendimi a pezziGrandi quanto una risataSenza fondo né onoreBaciami per quello che meritoTienimi dentroPer quello che valgoE strappami la fantasiaDalle ossaSe non puoi fare a menoDi me
Inevitato
Oh sì
Voragine
Si apre una voragineSulla pelleSi crepa l'occhioE la sua piccola pupillaSi liquefàCarne da bereCarne da leccareStrafareStrappareStrattonareUn bagno di saleChe resta intornoComunque cada la vesteAddosso al tuo mondo