Poesie col fuoco dentro

Ti ho voluta senza pietàPer la parsimonia. Cavato più volte gli occhiAl non dovreiScavato dalla tombaIl non dovremmo,E la terra gelataE le mani spaccateI barbagli di luce negli occhiGermogliati sul cuore,Erano poca cosa,Ché persino le rime,Di te,Avrei baciato.

Stringi la mano,Pronuncia le parole. Parlami lasciando spazioTra le ginocchia,Con le parole a formaDi fiore:I petali da sprimacciare,La corollaDa sfiorare. Ma tu sprofondaLe dita,MusicaL'arcano con gemiti. E parlami togliendo spazioTra le labbra,Solo sillabeDi vocali mute,Unite alle mie.

So che saiInfilare le ditaE a volte la mano interaNell'occhioQuieto e ribelleDel ciclone.L'hai visto rubareLe nuvole stupefatteE la luna grassa.So che saiDistinguere il ladro dal furtoL'onda Dalle sue gemelle.So che sai di fragola,Di vaniglia e saiDi sapere.E so che sai di

Portavi il buio in una tascaNell'angoloRannicchiato.Nell'altraSi agitava un fremitoSottratto con l'inganno al colloGrattato via con un bacio.Due ditaNe cercano ancora,Strusciando l'elasticoStrappando un bottoneSfondando le porteCome se Di zucchero.

Ti ho chiesto il culoE mi hai dato il cuore.Ho fantasticato su un'isolaDove tu eri l'oceanoE io il ventoChe l'agita.Mi hai avuto sulE col palatoSalatoE dolceCome le palpebre di uno stesso occhio. Tienilo apertoGuardamiChiudere i mieiMentre ti respiroCome fossi l'ultima