Poesie col fuoco dentro

Ho cucito una gemmaPer ogni unghia,Una farfalla su ogni dente,Una teoriaPer tutte le follie che verranno.E ti ho cercataCon la linguaCome se dovessi scavarmi la fossa,E ti ho trovata,E fatta esplodereCome un fuoco d'artificio,Sorridente e muta, Tra le mie dita spappolate.Mi

Sollevi le tue valige,Con il profumo della pelle,Nel palmo sospendiUn sorriso regalato e incollato agli occhi.E fra le gambe una striscia di terraDa avvistare.Magie fatte di cenere, di cera, di carta bagnataMe le hai regalate tutte.Io con un'insegna bizzarra, Per indicare

Hai avuto la facciaDi miele,Un soffio,A incapricciarti di deboli rughe. Hai avuto gli occhiDi porcellana,Una mano sapiente,A dipingere le iridi. Hai avuto labbraDi cera,Profumate,Da sciogliere e liquefare,E pelle troppo sottile,Da guardarti i seni e vedertiIl cuore. E hai avuto maniDi buio,Con carezzeDa bucare

Abbiamo raccolto il desiderioCon le mani. Pungeva pocoE aveva lo sguardo come una fraseDai capelli lunghiE le labbra di seta. L'abbiamo consumatoPer conservarlo,Con mani e bocche e sessi e pelle. Avanzava barcollandoLungo i nostri corridoi,Fingendosi storpio,Celando l'uragano.

Avevi smarrito un brividoDentro la scatolaDelle mie carezzeE ti disegnavo sul ventre una mappaPer cercarlo. Avevi riposto bellezzaAnche sotto le unghie:Una città di incoscienti,Dopo la curva dell'elastico. Avevi semiPer le carte che non avevoIl coraggio di giocare,Mani vincentiDa infilare nei sospiri,Che ti

Ti avrò nella bocca per secoli e chilometri,Ti avrò sulla pancia,Con le mani aperte e il cigolareDei sessi.Il crocchiare di un fioreTra i dentiDella primavera,Mi accompagnerà mentre arrivoLontano,Lassù,A spingere via il piacereDalla sua comoda poltrona.

Da un semeHai fatto crescere un alberoNel palmo della manoE le foglie eranoFioriE i rami fremiti. Ti sei seduta sul più accogliente, Come una madreInfameHai lasciato cadere i figliDel pudore. Stringendo le labbraCostruiviI baci e una tuaInfuocataFedeltà.

LasciammoSospesa una cosa buonaE aveva il voltoDi un seno sfioratoE aveva il volto di una manoSulla nuca,Di una moina infameChe abbiamo bramato. Lasciammo A metàUn intero compiutoE aveva il voltoDegli occhi al buio chiusiE aveva il voltoDi una fantasia.

  Trovami un ricciolo,Trovamelo.E pensami prima di dormire,Prima che il buioChiami i sogniDell'incoscienza.Trovami il coraggioMinaccioso del giullare.Trovamelo.Desiderami come un'occasione,La mano sul fianco,Il letto comodo e il boscoDi una sconfinata prigione.