Tu aspetta fuori
Baci blu e rosa gli iridi perché tu smettaDi fare il visionario eSventoli deciso le ali in faccia ai lombrichiProtervo con boria eppureSaranno loro e lo saiAd apparecchiare la tavola e curare i tumori"Tu aspetta fuori" diranno,Ma non vedrai porta
Tartarughe
Tartarughe arrampicate sugli alberiGrandi come pentoleA piangere dal guscio,MuteA fischiare frustando la codaE i gusci vuoti rovesciatiLetti per le piogge acide,Cope per lacrime nobili,Nebbie sottili,Stelle cadentiChe ricoprono il sottoboscoE fanno incespicare gli arcobaleni.Altre tartarughe sulle finestreImposteChiuse da un morsoChe mandano
I loro cani
E ancora tartarughe perSchiacciare le case,Far schizzare i letti e frighi dalleFinestre e riempire gliOrridi e le voraginiE gettate in acqua,Gli occhi chiusi,Carezzare i cani delle sireneE dei serpenti marini.
"Racconti orientali" di William S. Maugham***
Se gelo non va da Maugham, come mi ha più volte raccomandato Frank, allora ecco che Maugham va da gelo, anche se solo con due racconti, nella ormai solita collana dei Racconti d'autore del sole 24 ore, alla domenica.A me,
Il baro
Ama il cioccolato neroLe tette biancheRovista con le unghie sporche nello stomaco e nei polmoni.Disegna finestre chiuse sui petti,PorteSulle schiene. Ama gli occhi verdiLa carne rossaRicama guglie diroccate nelle trame dei modestiInsegue i sogni in autoCon gli sguardiLe bugie. Ama le caramelle
Dalle viscere
Te lo strappo dalle viscereIl sorriso che hai nascostoDietro la schiena.Ho le unghie allenate,Che hanno sbottonato l'ombelicoAlle stelle e alDiavolo.Unghie con la faccia strana,Un occhio nero e un altro blu.Il terzo,Al posto del naso,Quasi sempre socchiusoVelato dal mucoE dai tutuaggi.E
I dischi che vi cagheranno il gazzo anche avvoi
Dovrei fare delle cose. Delle cose che dovrei. Ma come dice quel famoso proverbio gonfio di saggezza e bontà di non ricordo quale illuminato profeta: "Faccio quel cazzo che mi pare", e quindi adesso, mentre faccio le cose da fare,
Le sirene
Le sirene Rubano le posateAlla tua mensaNon sanno star sedute Le sireneHan sete di stronzateE tu quante ne ha sparateDa sopra il tuo bicchiere?
Posate
A mani nude cavo i dentiAlle mie forchette - invano - graffiateE sanguinanti le unghie e le vieMisterioseChe intarsiano le dita.Non più impronte, ma tracce,Non più distinzione, ma condanneStanno scritte allucinateIn lingue sconosciute,PosateSui muri delle vergogneLe armi dell'aumento.
"Cielo di sabbia" di Joe R. Lansdale***
Vi parlo di questo, dài, e lo faccio brevemente.Brevemente perché il libro non è mio, ma del solito Luca, che oramai è malato di lansdalite e gaimanite e forse mathesonite e così finisce che compra i libri che io non